Tag: carattere

Una serata dedicata ai pilastri della mentalità

Tempo stimato di lettura: 2 minuti

Ciao a tutti,

mercoledì 18 maggio alle ore 21.00 tornerò in diretta sui canali social Facebook e YouTube di Family Academy con una serata dedicata ai pilastri della mentalità (Registrati a fine articolo nei contenuti correlati!)

In questa serata mi soffermerò su alcuni pilastri della nostra mentalità e cercherò, insieme a voi, di portare un briciolo di consapevolezza in più nella nostra quotidiana esperienza personale, lavorativa, affettiva e sociale.

Spero di vedervi numerosi e partecipativi, come sempre. Grazie a Paola Acquisti per le bellissime serate di Family Academy che sono occasione di confronto e di stimolo per la nostra crescita.

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Perché è così difficile uscire dalle nostre abitudini

Tempo stimato di lettura: 3 minuti

Ciao a tutti,

mercoledì 20 aprile alle ore 21.00 tornerò in diretta sui canali social Facebook e YouTube di Family Academy per un’altra iniziativa a carattere informativo e divulgativo, assolutamente gratuita (Registrati a fine articolo nei contenuti correlati!)

La serata è dedicata ad un altro pilastro della mentalità. Dopo aver trattato tematiche come autostima, burnout e influenza del carattere sulle nostre performance, questa volta ci dedicheremo alla zona di comfort e alle abitudini, argomento molto vasto e non certo privo di complessità.

Spero di vedervi numerosi e partecipativi, come sempre. Grazie a Paola Acquisti per le bellissime serate di Family Academy che sono occasione di confronto e di stimolo per la nostra crescita.

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Lo sport è il mio stile di vita e di lavoro

Tempo stimato di lettura: 4 minuti

Lo sport come metafora di vita personale e professionale. Dal giorno dell’uscita di questo blog, amici e clienti mi hanno chiesto se fossi impazzito o se volessi diventare influencer cosa che francamente non mi interessa. Le fotografie dei miei allenamenti, delle corse, delle partite di padel o calcio hanno mostrato un’immagine di me diversa da quella conosciuta fino a quel momento.

Il taglio intimo e confidenziale con cui mi sono proposto in pubblico era diverso, cambiato, quasi spiazzante rispetto all’immagine che avevo dato di me fino a quel momento. Continua a leggere

Ashleigh Barty e il ciclo della rinascita

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Per rinascere devi prima “morire”. Su questo tema mi ha colpito questa settimana il ritiro di Ashleigh Barty, la tennista australiana che ha annunciato il suo addio al tennis. Lo fa da numero 1 del ranking, a soli 25 anni. Un annuncio sorprendente che mi ha spinto a soffermarmi sul ciclo della rinascita per cercare di capire, insieme a voi, che cosa accade quando prendi una decisione come questa che a molti potrebbe apparire incomprensibile ma che tale forse non è.

Chi la conosce bene dichiara che la scelta di Ashleigh non è del tutto sorprendente, perché era già successo altre volte. A 18 anni, ad esempio, dopo aver vinto il torneo junior di Wimbledon appena quindicenne appese la racchetta e si dedicò al cricket. Ma durò solo un anno, prima del ritorno in campo. Segnali anticipatori o tentativi di rinascita? Cercherò di capire meglio, anche se non ho la bacchetta magica e una risposta a tutto, ci mancherebbe. Trovo stimolante aprire una discussione su questo e vi invito, se volete, a lasciarmi pareri e commenti su questa vicenda Continua a leggere

La sconfitta è utile per apprendere

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Nella pillola sportiva di questa settimana ho parlato del senso di fallimento nato dopo l’eliminazione dell’Italia dalla fase finale del campionato del mondo di calcio. Riparto dalle parole di quell’articolo per approfondire un tema che riguarda tutti noi. Chi nella propria vita non è stato preso da un senso di fallimento dopo una sconfitta o un risultato negativo?

Superare l’idea della sconfitta significa innanzitutto riconoscere il fallimento e ricominciare. La prima cosa da superare è la sensazione di aver fallito. Un esame, un progetto di lavoro, una relazione sentimentale o un altro obiettivo non andato a buon fine potrebbe portare, all’inizio, ad un forte senso di fallimento.

Cercherò di riassumere in queste righe un tema molto complesso che tratto nella mia attività di coach, HR e formatore: è un argomento che affronto nelle aziende, team sportivi e anche nei miei interventi privati, con studenti e genitori. Continua a leggere

Perché Roberto Mancini deve restare al suo posto

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L’Italia è stata eliminata dalla Macedonia del Nord. Non parteciperà alla fase conclusiva dei Campionati del Mondo, che prenderanno il via il 21 Novembre 2022 in Qatar. La delusione è enorme, per il c.t. Roberto Mancini, i giocatori e per tutti coloro che, come me, amano sinceramente l’Italia dello sport.

Da mesi, le difficoltà della nostra Nazionale di calcio erano sotto gli occhi di tutti. Dalla notte di Wembley (luglio 2021) in cui ci siamo laureati Campioni d’Europa, nulla più era riuscito come prima. Così, mentre sono in attesa di sapere che cosa farà il nostro commissario tecnico, sento di condividere le mie emozioni e di fare alcune analisi formative, non politiche o di tifo, per spiegare perché Mancini deve restare alla guida della nostra nazionale. Continua a leggere

Io che disegno identikit chiamati profili – Seconda Parte

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Il primo passo è l’ascolto

Profili da studiare. Come il buon poliziotto ascolta il testimone oculare, io devo ascoltare chi ho di fronte che in qualche modo è…testimone oculare di sé stesso o della squadra in cui si muove.

Fare domande, comprendere ogni dettaglio, anche il più insignificante, per capire che cosa può risultare utile, è non solo un dovere deontologico per me ma anche una necessità. Colloqui, interviste preliminari mi aiutano ad inquadrare il caso. In quale contesto mi trovo? Perché il mio interlocutore ha bisogno di comprendere il proprio profilo o quello altrui? I casi possono essere molto diversi tra loro, ci sono particolarità individuali o del team che devo capire molto bene.

Senza questa fase di ascolto, non riuscirei a comprendere un ingrediente fondamentale dell’individuo o del team che ho di fronte: la strategia personale, la sua visione, la direzione che vuole prendere o quella che ha smarrito.

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Josh e Ange, lo spirito della mentalità sportiva

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I protagonisti della pillola di oggi sono il gallese Josh Adams e l’italiano Ange Capuozzo, protagonisti al Torneo Sei Nazioni di Rugby. Ieri mi sono davvero emozionato per la vittoria dell’Italia ma, ancor di più, per il dopo partita che ha incarnato, davvero, i valori e gli ideali del rugby e di tutto lo sport in generale.

Josh Adams è stato eletto “Man of the Match” e con un gesto inaspettato ha regalato la sua medaglia al nostro Ange Capuozzo che, con una giocata incredibile, aveva da poco consentito all’Italia di rovesciare le sorti dell’incontro. Continua a leggere

Gianluca Vialli e il trofeo più importante

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Questa settimana la pillola del mio blog è dedicata a Gianluca Vialli. Da tempo meditavo di dedicargli qualche riflessione dopo la vittoria della nostra nazionale di calcio agli ultimi europei (Clicca qui), in cui è stato capo delegazione ed ha contribuito, secondo me in modo decisivo con la sua mentalità ed il suo esempio, alla vittoria dell’Italia.

Io sono fatto così, penso che i pensieri vadano pesati, soprattutto se devi parlare di qualcuno che non conosci, di un campione che hai comunque ammirato e che oggi sta lottando contro un avversario maledetto come il cancro. Porto rispetto per chi non conosco.

Poi ascolto Gianluca, leggo, mi documento e capisco che è arrivato il momento di parlarne perché la sua storia ci insegna due o tre cose che ci possono tornare davvero utili. Continua a leggere

Io che disegno identikit chiamati profili – Prima parte

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Ho già raccontato in questo blog che tra le competenze che mi sono riconosciute in oltre 25 anni di lavoro ci sono l’analisi dei profili e lo studio delle attitudini della persona. Senza questo passo iniziale non potrebbero esistere tutte le altre mie attività come la selezione, la gestione, la formazione, lo sviluppo del potenziale individuale e in team.

Come un medico è giusto partire dalla RX o meglio ancora dalla risonanza magnetica per interpretare referto e immagini, senza dimenticare la storia della persona e la sua condizione specifica.

Sono più di undicimila le “radiografie” di profili che ho eseguito, interpretato e sviluppato da quando, nel 1996, ho intrapreso la mia carriera di HR manager e formatore. Di questo e altro vi racconterò in questo articolo di oggi. Continua a leggere