I protagonisti della pillola di oggi sono il gallese Josh Adams e l’italiano Ange Capuozzo, protagonisti al Torneo Sei Nazioni di Rugby. Ieri mi sono davvero emozionato per la vittoria dell’Italia ma, ancor di più, per il dopo partita che ha incarnato, davvero, i valori e gli ideali del rugby e di tutto lo sport in generale.
Josh Adams è stato eletto “Man of the Match” e con un gesto inaspettato ha regalato la sua medaglia al nostro Ange Capuozzo che, con una giocata incredibile, aveva da poco consentito all’Italia di rovesciare le sorti dell’incontro.
La partita
L’Italia è tornata al successo nel torneo Sei Nazioni, vincendo dove non aveva mai vinto prima, a Cardiff e dopo 36 sconfitte di fila. Una partita meravigliosa, giocata con una mentalità da vera squadra. In un colpo solo sono stati cancellati sette anni di sofferenza ma sono stati ripagati, questo l’aspetto che conta di più, sette anni di tentativi, prove, correttivi, a dimostrazione che il lavoro e il duro sacrificio pagano sempre.
Il primo tempo è stato forse il migliore che io ricordi. Il Galles ci capisce poco, commette tanti errori e segna solo una meta con Watkin. Nel secondo tempo arriva la seconda marcatura gallese, con Dewi Lake che trova il varco giusto dopo una mischia. L’Italia però non molla e quasi subito rimette la testa avanti con l’ennesimo calcio di Garbisi: 15-14 a 20’ dalla fine. L’Italia regge ancora per 9’ ma poi cade: due placcaggi sbagliati permettono ad Adams di trovare la meta n°3 e il 21-15.
Ange, è nata una stella?
Quando tutto sembra finito, come nei fumetti, arriva il supereroe: Ange Capuozzo fa un gran numero sull’out di destra, fa il vuoto e serve a Padovani la palla per la meta della vittoria. Sono davanti alla televisione senza parole. Guardate anche voi!
Un varco sguarnito dove i campioni vedono quello che noi umani fatichiamo a vedere. E il nostro Ange quel varco lo ha immaginato, disegnato e percorso con il vento nei capelli. Due mete all’esordio in azzurro contro la Scozia avevano già fatto impazzire lo Stadio Olimpico. Poi, oggi a Cardiff, questa azione decisiva che ha mandato in meta il suo compagno Padovani e ha permesso all’Italia di vincere dopo 36 sconfitte.
Il dopo partita
Le emozioni non sono finite perché quello che avviene dopo il match è qualcosa di inaspettato. Josh Adams è premiato come miglior giocatore della partita ma si avvicina ad Ange Capuozzo e gli consegna la medaglia.
Credo di aver visto poche volte un gesto di questa sportività; non posso non andare con la mente ai giocatori inglesi che al Campionato Europeo di calcio, con disprezzo, rifiutarono di indossare la medaglia dopo la sconfitta con l’Italia. Che differenza!
In un colpo solo, ieri, ho visto ho visto tre grandi gesti:
il primo tecnico e formativo – Capuozzo, dopo aver saltato come birilli, gli avversari, potrebbe in ultimo tentare il trionfo personale tentando di saltare l’ultimo uomo che gli para davanti; invece, sceglie di passare la palla al suo compagno Padovani, meglio piazzato. Questo è il gioco di squadra che consente di raggiungere il risultato insieme, senza egoismi;
gli altri due grandi gesti valoriali – sono quello di Josh che regala la medaglia e quello di Ange che, con umiltà, la restituisce, dopo l’abbraccio con l’avversario.
Per Ange Capuozzo il gesto dell’avversario ha regalato un onore incredibile e l’incoronazione come campione del futuro. Questa è la mentalità sportiva che ho nel cuore e il rugby, spesso, la rappresenta.
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