La felicità esiste? Per me sì, esiste e si chiama equilibrio. Ho parlato già in questo blog di ricerca di uno stile di vita equilibrato. Esso si riferisce a un modo di vivere che dà priorità e mantiene l’equilibrio in vari aspetti della vita. Non è una ricerca semplice, credo sia uno dei sogni più frequenti per molti di noi. Implica fare scelte consapevoli e sane in aree come il benessere fisico, mentale, emotivo, sociale e spirituale. Trovare un equilibrio in queste aree aiuta le persone a condurre una vita appagante e soddisfacente, promuovendo la felicità generale e la riduzione dello stress. Proviamo ad approfondire. Vi va?
Categoria: Test e potenziale personale
Il mio lavoro si sviluppa su due campi di gioco molto diversi tra loro: life (privato, sport) e business (aziendale, professionale).
In sostanza, il mio lavoro parte sempre da qui, come quello di un medico che deve prima fare una approfondita risonanza magnetica, estrarre dati e poi valutare il da farsi
Il test come esame diagnostico della personalità
Esistono strumenti molto precisi che sono in grado di fornire un quadro completo della personalità di ognuno di noi. Attraverso, per esempio, la compilazione di un questionario di domande a risposta multipla, possiamo sottoporci ad un esame diagnostico che, io, paragono ad una TAC o risonanza magnetica.
Ognuno di noi prima di fare questo test ha una immagine di sé precisa, confusa o basata su credenze, convinzioni ed esperienze che hanno forgiato il carattere. E dopo il test? Potremo avere conferme, sorprese, dettagli più focalizzati. Ad ogni modo passeremo da una fase emotiva ad una fase scientifica che ha una affidabilità del 99,2% e non lascia adito a dubbi. Proprio come quando ci sottoponiamo ad una risonanza magnetica. Continua a leggere
Arianna Zucchini e il Test Intelligenza Emotiva per il tennis
Arianna Zucchini ha 19 anni (10 luglio 2003) ed è una giovane promessa del tennis femminile italiano. Attualmente occupa la posizione 652 del ranking WTA singolo, la Women’s Tennis Association che è l’associazione che riunisce le giocatrici professioniste di tennis di tutto il mondo. Questo articolo è la storia dell’incontro tra me ed Arianna, in cui ho cercato di capire come darle una consapevolezza mentale più grande, fattore che può davvero fare la differenza per un professionista di qualsiasi livello.
Come ho raccontato in altri articoli del blog, un bel giorno ho deciso di dedicare la mia vita ai giovani talenti o meglio al talento in generale, per essere utile a tanti ragazzi nell’inseguire i loro sogni. La Vision di ognuno di noi nasce dal profondo del cuore, se la sappiamo cercare e trovare.
Ero un talento puro dello sport e ad un certo punto, ho abbandonato il mio sogno per inseguirne un altro ma quel giorno decisi una cosa: avrei dedicato la mia vita professionale nell’ aiutare tanti giovani ad inseguire i loro sogni scolastici, professionali e sportivi.
Io che disegno identikit chiamati profili – Seconda Parte
Il primo passo è l’ascolto
Profili da studiare. Come il buon poliziotto ascolta il testimone oculare, io devo ascoltare chi ho di fronte che in qualche modo è…testimone oculare di sé stesso o della squadra in cui si muove.
Fare domande, comprendere ogni dettaglio, anche il più insignificante, per capire che cosa può risultare utile, è non solo un dovere deontologico per me ma anche una necessità. Colloqui, interviste preliminari mi aiutano ad inquadrare il caso. In quale contesto mi trovo? Perché il mio interlocutore ha bisogno di comprendere il proprio profilo o quello altrui? I casi possono essere molto diversi tra loro, ci sono particolarità individuali o del team che devo capire molto bene.
Senza questa fase di ascolto, non riuscirei a comprendere un ingrediente fondamentale dell’individuo o del team che ho di fronte: la strategia personale, la sua visione, la direzione che vuole prendere o quella che ha smarrito.
Io che disegno identikit chiamati profili – Prima parte
Ho già raccontato in questo blog che tra le competenze che mi sono riconosciute in oltre 25 anni di lavoro ci sono l’analisi dei profili e lo studio delle attitudini della persona. Senza questo passo iniziale non potrebbero esistere tutte le altre mie attività come la selezione, la gestione, la formazione, lo sviluppo del potenziale individuale e in team.
Come un medico è giusto partire dalla RX o meglio ancora dalla risonanza magnetica per interpretare referto e immagini, senza dimenticare la storia della persona e la sua condizione specifica.
Sono più di undicimila le “radiografie” di profili che ho eseguito, interpretato e sviluppato da quando, nel 1996, ho intrapreso la mia carriera di HR manager e formatore. Di questo e altro vi racconterò in questo articolo di oggi. Continua a leggere
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