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Ci sono tradizioni che diventano parte di noi, rituali che scandiscono il tempo e che, anno dopo anno, ci permettono di riconnetterci con ciò che è davvero importante. Per me, uno di questi rituali è salire a San Luca il primo giorno dell’anno, quando la città dorme ancora e l’aria è intrisa di una calma che raramente si trova in altri momenti.

Questa tradizione non è nata per caso. Me l’ha trasmessa un grande maestro, Vito Milito, figura straordinaria nel mondo del running e nella mia vita. Fu lui, anni fa, a propormi di trovarci al Meloncello, sotto quell’arco che segna l’inizio di una salita capace di mettere alla prova le gambe ma, soprattutto, il cuore e la mente.

Da allora, oggi che Vito non c’è più, ogni Capodanno alle otto del mattino, indosso le scarpe da corsa e inizio quella salita, solo con i miei pensieri. (Leggi Vito Melito, il mio maestro di corsa. Clicca Qui)

Meloncello

Foto Paolo Morabito – Meloncello

San Luca non è solo un luogo. È una metafora, una sfida, una promessa. Nelle pagine de La Mentalità Sportiva ho raccontato più volte cosa rappresenta per me: la fatica di arrivare in cima, la gioia di guardare la città dall’alto, quel senso di pace che si prova al termine di uno sforzo. Ogni anno, la salita cambia: a volte è più dura, altre volte più lieve, ma è sempre sincera, come un amico che non ti nasconde mai la verità.

Una canzone che rimarrà per sempre

In questo Capodanno 2025, ho trasgredito ad una regola. Io non uso mai le cuffie perché, come ho sempre scritto, amo ascoltare il mio respiro mentre corro o cammino. Questa volta le ho indossate e mi sono lasciato andare.

Mentre salivo quest’anno, un pensiero ha preso forma, accompagnato da una canzone che non riuscivo a togliermi dalla testa: San Luca di Cesare Cremonini e Luca Carboni, uscita da poche settimane. Quelle parole e quelle note sembravano scritte per quel momento, per quella salita, per il giorno di Capodanno. San Luca è davvero Bologna, ma è anche molto di più: è i ricordi di chi corre, cammina, prega; è il silenzio del mattino e il vociare di chi si incontra durante la salita.

Avevo voglia di leggerezza e questa canzone cattura l’anima di un luogo che è insieme fisico e spirituale. Ogni nota è una pennellata che dipinge un paesaggio familiare ma sempre nuovo, e in ogni parola ho ritrovato me stesso e la mia rinascita che, in parte, devo anche a questo luogo speciale.

I giardini

Foto Paolo Morabito – I giardini della Basilica

San Luca, come dice Cremonini, è un simbolo. Ma per ognuno di noi può essere qualcosa di diverso.

Per me, è un promemoria: che ogni salita ha una cima, che ogni fatica ha un senso, e che, anche quando si è soli, c’è sempre una musica pronta ad accompagnarci. Buon anno a tutti, con il desiderio che ognuno di voi possa trovare il proprio San Luca, la propria salita, anche attraverso una canzone.

San Luca di Cesare Cremonini feat. Luca Carboni

Compositori: Cesare Cremonini / Davide Petrella
Voce: Cesare Cremonini / Luca Carboni
Testo di San Luca © Universal Music Publishing Group

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