La felicità esiste? Per me sì, esiste e si chiama equilibrio. Ho parlato già in questo blog di ricerca di uno stile di vita equilibrato. Esso si riferisce a un modo di vivere che dà priorità e mantiene l’equilibrio in vari aspetti della vita. Non è una ricerca semplice, credo sia uno dei sogni più frequenti per molti di noi. Implica fare scelte consapevoli e sane in aree come il benessere fisico, mentale, emotivo, sociale e spirituale. Trovare un equilibrio in queste aree aiuta le persone a condurre una vita appagante e soddisfacente, promuovendo la felicità generale e la riduzione dello stress. Proviamo ad approfondire. Vi va?
Il primo passo – Voglio cercare un equilibrio?
Come in tutte le sfide e gli ostacoli che troviamo di fronte nella nostra vita, la prima cosa è ricercare il perché, cioè, dovremmo ricercare il nostro scopo, la motivazione all’equilibrio. Se lo vogliamo, questa energia ci può aiutare a dare il massimo per raggiungere una meta equilibrata.
Non è scontato. Una persona potrebbe vivere benissimo in modalità disequilibrata e non sentire la necessità di impegnarsi nella ricerca di uno stato delle cose differente. Credo vada rispettata anche questa libera scelta.
Il mio racconto di oggi si rivolge, invece, a tutti coloro che non vivono bene la propria condizione e a chi sente di avere una gestione dello stress implosa o fuori controllo.
Le 4 aree in cui cercare il nostro Balanced Lifestyle
Ho suddiviso la persona in 4 aree, come fossero fette di una torta o una sorta di puzzle. Noi siamo questo. Da qui dobbiamo partire per capire il nostro status e misurare, poi, il nostro equilibrio. Esse sono:
- Area personale (o della realizzazione personale, mentale e fisica)
- Area affettiva (o della realizzazione sentimentale)
- Area professionale (o della realizzazione scolastico-professionale)
- Area sociale (o della realizzazione nel tempo libero, sport, amicizie)
Se alcuni parametri presenti in queste aree sono sbilanciati, la persona, in modo inconsapevole, vive in modo disequilibrato e vede crescere una serie di emozioni negative. (non affronterei qui oggi i casi di sbilanciamento come stile di vita consapevole).
Queste emozioni, se non gestite bene, possono causare scompensi, alterazione della scala dello stress e, come la scienza oggi ha comprovato, alla lunga provocano malattie.La consapevolezza
Per me è importante trasmettere un valore fondamentale in cui credo: la consapevolezza. La prima cosa importante è consigliare di fare una prima autoanalisi in forma attiva, cioè non vivendo passivamente le informazioni fornite dalle emozioni perché sono… appunto emozionali.
Quindi? E’ necessario compiere una trasformazione, passando da un fase emozionale (sto male) ad una razionale o scientifica (Che cosa posso fare?). L’autoconsapevolezza è, infatti, un buon punto di partenza per esplorare i propri interessi e comprendere qual è la direzione che si vuole prendere.
In modo scientifico lo possiamo fare attraverso test psicoattitudinali creati per questo risultato, cioè, misurare l’equilibrio nelle 4 aree. In alternativa possiamo iniziare da una checklist di autoanalisi, su foglio di carta o di lavoro.
Consigli per l’area personale
Supponiamo di aver trovato consapevolezza da soli o attraverso un test. Provo ora ad indicare alcune linee guida che possono tornare utili per costruire la vostra agenda giornaliera equilibrata.
Partiamo dall’area personale con alcuni elementi chiave che vi consiglio:
Salute fisica: fai esami clinici, tieni sotto controllo la tua forma fisica e adotta la prevenzione delle malattie come stile di vita, segui una dieta equilibrata e dormi a sufficienza per mantenere il corpo sano ed energico.
Salute mentale: pratica la consapevolezza e le tecniche di riduzione dello stress, impegnati in hobby che stimolano la tua mente e cerca aiuto se affronti problemi di salute mentale.
Benessere emotivo: comprendi ed esprimi le tue emozioni in modo sano, costruisci solidi sistemi di supporto e usa l’intelligenza emotiva come strumento razionale per non essere sopraffatto da emozioni negative.
Realizzazione spirituale: impegnati in pratiche che si allineano con le tue convinzioni spirituali, come la meditazione, la preghiera o il collegamento con la natura.
Gestione del tempo: alloca il tempo in modo efficiente per diverse attività, assicurandoti di avere tempo per equilibrare l’agenda, distribuisci le 4 aree nel modo più equilibrato possibile.
Limitazione dello stress: identifica i fattori di stress nella tua vita e adotta misure per gestirli in modo efficace.
Sintesi Area Personale – Fai autoformazione sia fisica che mentale, ricorda che in quest’area è presente anche la lettura come miglioramento personale; leggi molti libri, riscopri la voglia di conoscenza e di imparare sempre cose nuove. L’area personale è fortemente legata all’autostima cioè quanto ti stimi a livello fisico, mentale e culturale, quindi, stimola la autostima a crescere, ottenendo risultati a livello personale.
Consigli per l’area affettiva
In quest’area le casistiche più diffuse di mancanza di equilibrio sono legate ai disaccordi presenti nella vita sentimentale delle persone. Disaccordi con la famiglia di origine o con quella acquisita, tra genitori e figli, con fratelli e sorelle; in quest’area va ricompresa anche l’infelicità sentimentale cioè la mancanza di affetto o di amore. Qui, per la delicatezza delle dinamiche legate ad incomunicabilità, abbandoni, separazioni, divorzi e solitudine, cercherò di dare solo alcuni consigli generici:
Accordi e disaccordi: se puoi trasforma tutti i tuoi disaccordi in accordi; non è semplice ma solo provarci di porterà a dire che hai fatto il possibile per riuscirci e questa è già una grande vittoria. Gli accordi espliciti sono il massimo del risultato ma anche un disaccordo esplicito è sempre meglio di compromessi e di non detti, di relazioni che continuano per interesse, comodità e codardia.
Amore: cerca di creare un mondo di amore e non di odio intorno a te. Non sarà una cosa immediata ma se ci dovessi provare, un passo alla volta puoi davvero riuscire ad invertire la rotta.
Sintesi Area Affettiva – Buona norma è stendere una lista di tutti i disaccordi e poi provare ad affrontarli. La diplomazia, il rimandare e il non affrontare sono fantasmi che aleggeranno in noi per sempre, senza abbandonarci. Quindi, pensare per quieto vivere che è meglio così, è solo la peggiore delle soluzioni.
Consigli per l’area professionale
Sei felice nel tuo percorso di lavoro o di studi? La tua professione rispecchia i tuoi ideali e di base le tue attitudini? Domandati se puoi avere spazio per crescere, fare carriera? Sono retribuito per quanto valgo? L”azienda nella quale lavoro, ha valori in cui credo? Queste sono alcune delle domande di base che dobbiamo iniziare a farci.
Di seguito alcuni piccoli consigli per tendere ad un equilibrio migliore nell’area professionale:
Attitudini: Per cosa sono portato? Le attitudini si formano nei primi 6-7 anni della nostra vita e sono croniche; le nostre predisposizioni sono misurabili. Io inizio a farlo con gli studenti della seconda media per prepararli a scelte più mirate e consapevoli per il percorso della scuola superiore. Sei indeciso? La scuola o il lavoro che hai scelto ti lasciano perplesso?
Colleghi e superiori: evita i pettegolezzi, non tenerti dentro le cose, sii promotore di un cambiamento nella tua squadra. Non lavorare contro ma per gli interessi del team. Non ci credi più? Allora è una scelta dignitosa cambiare squadra, se non lo puoi fare subito, programma il cambio. Ricordati, però, che il primo a chiedersi se deve cambiare qualcosa, sei tu; sarebbe inutile cambiare, mantenendo tutti i disequilibri!
Sintesi area scolastica- professionale – Non esitare a cambiare se non sei felice. Il lavoro oggi impegna molto del nostro tempo e tra ore dedicate al lavoro e pensieri collegati ad esso, assorbe 8/10 della nostra giornata.
Consigli per l’area sociale
L’area sociale è quella della realizzazione nel tempo libero, nello sport (connesso anche all’area personale) e delle relazioni sociali. Quest’area è conseguenziale alla altre. Normalmente è quella che è “mangiata” dai disequilibri delle altre; in sostanza è quella del “magari avessi tempo per….”
Ecco alcuni consigli per l’area sociale:
Tempo: imponiti di ritagliarti del tempo per curare le relazioni e le tue passioni, le relazioni sono il cibo di cui ci nutriamo per vivere
Vita sociale: mantieni connessioni sociali sane con amici, familiari e la tua comunità, poiché le interazioni sociali sono essenziali per il benessere.
Sport: impegnati in un’attività fisica regolare. Ogni giorno muovi il tuo fisico e, se sei una persona competitiva con te stessa o con gli altri, datti obiettivi per migliorare
Volontariato: hai valori sociali alti? Partecipa ad iniziative di volontariato, fai del bene. Scoprirai che dare agli altri ti darà benessere e gioia, aumentando la tua autostima.
Sintesi area sociale – Vivi in armonia con gli altri e se qualcuno sopprime il tuo spazio vitale, allontanati da esso per cercare armonia con persone con cui stai bene.
Conclusioni
Ricorda che l’equilibrio non significa necessariamente dividere il tuo tempo equamente tra tutti gli aspetti della vita. Implica la ricerca di un equilibrio unico che si adatti alle tue esigenze e priorità individuali. La flessibilità è essenziale perché le esigenze della vita possono cambiare nel tempo, richiedendo aggiustamenti per mantenere l’equilibrio.
Raggiungere uno stile di vita equilibrato può essere un viaggio continuo, e va bene avere alti e bassi da controllare. L’obiettivo è fare scelte consapevoli che promuovano il benessere generale e la felicità. Fare piccoli passi verso una vita più equilibrata può portare a miglioramenti significativi nel lungo periodo.
Oggi la mia ricerca è continua su questo fronte ma non è stato sempre così. Chi avrà avuto la pazienza di leggere le pagine di questo blog, sa che il grande impulso alla lotta ai disequilibri, è scattato dopo un ictus. Quell’episodio, da cui mi sono salvato per miracolo, mi ha fatto capire quanto fossi disequilibrato e ho cercato di correggere la rotta. Spesso, abbiamo bisogno di episodi forti per cambiare e migliorare. Oggi scrivere queste pagine per me è un grande risultato ma sono consapevole che tutto va gestito ed è dinamico, non esiste staticità.
Quando durante i corsi ed i seminari, mi chiedono se l’equilibrio sia una condizione ideale, rispondo così:
“Non dobbiamo pensare all’equilibrio come ad una condizione fissa e cronica che, una volta raggiunta, ci resta in tasca come un trofeo. L’equilibrio è una condizione temporanea, che va curata ogni giorno con dedizione, perché in un attimo la possiamo perdere. Vi do qualche consiglio su come ricercarlo ma, soprattutto, vi lascio qualche consiglio su come recuperarlo quando lo perderete. E’, infatti, sicuro che lo perderete ma avrete le chiavi per ritrovarlo. Questa è la cosa più importante, ancor più importante della ricerca stessa.
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