Il Barcellona ieri sera ha ospitato alle ore 18.45, il Wolfsburg per la semifinale di andata della Woman’s Champions League 2021/2022. La vera notizia è un’altra: lo stadio fa segnare il nuovo record di spettatori per un match femminile, 91.648 spettatori che batte il precedente record, detenuto sempre dal Barcellona, di 91.553 persone.
Questa partecipazione mi ha davvero emozionato e la pillola sportiva della settimana è il racconto di una emozione che è iniziata poco dopo il fischio di inizio sul mio smartphone ed è continuata per tutta la sera, fino all’articolo di oggi.
La prima notifica di WhatsApp
Sono passate da poco le 19 quando vedo la prima notifica sul mio smartphone. E’ Alice, una cara collega, appassionata di calcio e giocatrice di calcio a 5 per diletto. (è anche brava, ndr). “Paolo, guarda questa foto”, mi dice.
Dapprima, penso di essermi perso qualche partita della squadra maschile del Barcellona, magari la Liga o qualche posticipo di Coppa della squadra di Xavi. Non capisco. Alice mi spiega invece che è stato battuto il record di presenze allo stadio per un match di calcio femminile.
Allo stadio ci sono alcune sue amiche spagnole che stanno chattando in diretta con lei e lei, subito, ha pensato a me, alla mia mentalità sportiva. Continuano ad arrivarmi foto dalla Spagna, anche video. Regali inaspettati che mi consentono di essere quasi presente in diretta all’evento.
Il tutto esaurito che va al di là del calcio
Alice è emozionata, so quanto ci tiene e quanto ama il calcio. In questa sua emozione c’è, però, altro. Lo capisco quando mi arriva un suo secondo messaggio:
“Paolo, immagina una bambina che ama giocare a calcio. Sempre e sola per una vita in mezzo a bambini maschi. Immagina ora la stessa bambina cresciuta, al fischio di inizio di una partita di Champions League femminile, al Camp Nou tutto esaurito. E’ una sensazione di rivalsa, di avercela fatta, di vittoria, a prescindere dal risultato finale. Finalmente”. Io so cosa provano quelle ragazze.
Hai proprio ragione Alice. Ripenso al mio calcio degli anni ’70 e ’80, a come era considerato lo sport femminile, il calcio in particolare o quegli sport dominati da una cultura maschile e/o maschilista. Ripenso anche al fatto che la semplice presenza di mia mamma alle partite che giocavo io, era guardata con curiosità e ironia.
Questa sera è una vittoria di tutti, è stata una festa. Come dimostra questo video che cattura uno dei cinque gol del Barcellona.
Ah, per la cronaca la partita è finita 5 a1 per le spagnole, in attesa del ritorno in Germania. Questa sera il gol non l’ha segnato la squadra in campo ma il pubblico e l’aver fatto un passo significativo nel miglioramento della nostra cultura sportiva. Che ne pensate? Lasciate commenti e pareri. Siete d’accordo?
Grazie ad Alice Mariotti, alle sue amiche spagnole e alla bellezza del vero sport e del Camp Nou.
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Grazie Paolo per aver condiviso sul tuo spazio personale, un’emozione condivisa.
Ciao Alice, grazie. Sì è stata proprio una emozione condivisa in diretta tra me, te e Barcellona. Ho scritto come sempre con il cuore e spero sia arrivato. A presto, Paolo
Lo SPORT è SPORT e lo si dovrebbe amare indipendentemente dal genere di chi lo pratica!
Siamo ben lontani dalla parità… anche perchè per alcune discipline non è proprio possibile, penso al pugilato o sport dove la forza sarebbe troppo diversa e a favore della fisicità maschile.
Ma in altre discipline, come il Motorsport ad esempio, dovrebbero abbattere le barriere.
Ripeto, si dovrebbe amare lo Sport in primis e ringraziare i campioni che con le loro prodezze lo rendono ancora più interessante, uomini, donne, bambini o adulti che siano!!!
Ciao Elena,
il vero vincitore ieri sera è stata la cultura sportiva. Concordo con te e grazie, continua a seguirci, Paolo